Ben ritrovato/a su “Longevità in Salute”!
Oggi voglio proporti una panoramica generale per quanto riguarda la salute del nostro Paese, vedremo un pò di dati e faremo qualche ragionamento, sperando di lasciarti qualche spunto di riflessione.
Da dove partiamo?
In linea generale siamo fortunati, la medicina sta facendo passi da gigante e non è un caso che l’aspettativa di vita cresca anno dopo anno.
Secondo i dati raccolti nel 2019 dal World Bank Group, l’Italia è all’ottavo posto per l’aspettativa di vita; viviamo in uno dei Paesi in cui si vive di più: 83 anni è l’aspettativa media che abbiamo alla nascita, dato condiviso con l’Australia.
Il primato spetta invece al Giappone, con un’aspettativa di vita media di 84,3 anni, 1,3 anni in più rispetto a noi, ma in ogni caso il dato italiano è decisamente alto rispetto alla media.
Passi avanti incredibili se pensiamo che nel 1945, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, avevamo una vita media di 54,8 anni, da lì in poi la crescita è stata costante anno dopo anno, arrivando fino ai giorni nostri.
E allora, qual è il problema?
Esistono sempre più farmaci e terapie per contrastare le principali forme di malattia che esistono oggi: patologie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie, declino cognitivo, ma nonostante questo continuiamo ad ammalarci.
Anzi, nonostante i milioni che ogni anno vengono spesi in ricerca e sviluppo per cercare di contrastare queste malattie, le persone si ammalano sempre di più.
Lo mostra un report Istat rilasciato nel 2023: “Nel 2020 i decessi sono 746.324, 108.496 in più rispetto alla media del periodo 2015-2019.”
Colpa del Covid?
Lo stesso report ci dà una risposta: “aumentano i tassi di mortalità per polmoniti ed influenza (+13%), diabete (+12%), demenza e Alzheimer (+6%), malattie genito-urinarie (+11%) e malattie circolatorie (+8%)”.
Nota positiva: i decessi per tumore sono diminuiti del 4%.
Il punto è che, grazie alla medicina, oggi siamo in grado di trattare tutte queste patologie, possiamo rallentare la loro progressione, ma non possiamo curarle.
I dati mostrati poco fa parlano di decessi, senza però tenere conto della finestra temporale che esiste tra il momento in cui la malattia insorge e il momento in cui la malattia si dimostra fatale.
Spesso sono patologie con cui il soggetto è costretto a convivere per tanti anni della propria vita, con tutte le conseguenze del caso.
Nonostante stia aumentando la durata della vita, non è detto che aumenti anche la qualità degli anni in più che stiamo guadagnando, per questo motivo anche la scienza negli ultimi anni parla sempre di più di Healthspan ( durata della salute ) piuttosto che di Lifespan ( durata della vita ).
Certamente una persona affetta da patologia cronica non passa il suo tempo allo stesso modo e con la stessa qualità di vita di una persona in salute!
Una persona che sta bene è una persona con più energie, meno stress, che dorme meglio, che si ammala di meno, che ragiona meglio, capace di essere più produttiva sul lavoro, che non è obbligata a dover spendere soldi in medicinali, insomma, una persona in salute è una persona con meno problemi, più libera e molto probabilmente è una persona più serena e felice.
Non è un caso che il Global Happiness del 2022 abbia analizzato le 31 potenziali fonti di felicità, ed indovinate qual è la prima?
Salute fisica e benessere, subito prima di salute mentale e benessere.
Ma come si raggiunge?
Certo non basterà questo articolo per rispondere a questa domanda, possiamo però cominciare a riflettere su quali siano le principali abitudini su cui vale la pena di lavorare per stare meglio.
In linea generale, ci sono tre cose fondamentali che non possono proprio mancare quando parliamo di salute fisica, questo vuol dire che non vale la pena spendere anche solo un secondo del proprio tempo su altro, se prima non si sono ottimizzate al meglio queste tre.
ESERCIZIO FISICO, NUTRIZIONE E SONNO.
Potrei spendere ore ed ore a parlare di questi tre elementi ed il loro impatto sulla salute, ed in effetti è quello che farò, con questo ed altri articoli che seguiranno.
Ma partiamo con calma, l’importante oggi è che tu comprenda perchè ti conviene spendere un po’ del tuo tempo per sistemare questi aspetti della tua vita.
Il motivo è semplice: la maggior parte dei decessi è riconducibile alle stesse cause, vi basti pensare che nel 2021 più della metà dei decessi totali in Italia si sono verificati a causa di malattie cardiocircolatorie e tumori.
Questo genere di patologie vengono chiamate “malattie croniche”, perchè tendono a peggiorare nel tempo ed una volta diagnosticate sono molto difficili da curare, la maggior parte degli sforzi sono infatti impiegati per rallentarne il decorso.
Concentrarsi solo sulla cura di una malattia cronica è come cercare continuamente di tirare fuori le persone da un fiume senza capire come mai continuano a caderci dentro.
Ma c’è una buona notizia!
Esiste un modo per smettere di cadere nel fiume, e si può racchiudere in una sola parola: PREVENZIONE.
“Il miglior momento per riparare il tetto è quando il sole splende” [John F. Kennedy ]
Tutte le malattie croniche si possono infatti prevenire, ed è molto più facile che curarle.
Le malattie croniche derivano da cause comuni: ipertensione, iperglicemia, ipercolesterolemia, dislipidemia, infiammazione, stress ossidativo… tutti meccanismi oggi molto conosciuti e sui quali esercizio fisico, nutrizione e sonno giocano un ruolo fondamentale.
Andiamo con ordine.
Esercizio fisico.
Tutti sappiamo che è importante, o almeno lo intuiamo, ma ce lo ricorda anche l’Istituto Superiore di Sanità con queste parole: “In ogni età e fase della vita, svolgere attività fisica con regolarità significa fare una scelta a favore della propria salute, contribuisce a mantenere e migliorare il benessere psicofisico, a ridurre i sintomi di ansia, stress, depressione e solitudine, migliora il sonno ed aiuta a smettere di fumare”.
E se questo ancora non bastasse, “aiuta la riduzione della pressione arteriosa, favorisce il controllo della glicemia e del colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire l’artrosi, le malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche, contribuisce a diminuire il tessuto adiposo in eccesso, comporta benefici evidenti per l’apparato muscolo-scheletrico e riduce il rischio di cadute nella popolazione anziana”.
Non da meno è la nutrizione.
Sempre l’Istituto Superiore di Sanità ci ricorda che: “una nutrizione corretta costituisce un elemento fondamentale nella prevenzione di numerose patologie; è ormai dimostrato che le scelte alimentari agiscono in modo incisivo nella possibilità di evitare lo sviluppo di malattie, di controllarne l’evoluzione, o al contrario, prevenirne l’insorgenza”.
Questi, attività fisica e nutrizione, possiamo definirli i due pilastri della salute, veramente indispensabili.
Ho voluto però aggiungerne un terzo un po’ più particolare: il sonno.
Esiste ormai una vastissima letteratura scientifica che dimostra quanto un sonno di qualità sia correlato ad un migliore stato di salute generale.
Inoltre, sia l’esercizio fisico che una corretta alimentazione hanno un impatto positivo sulla qualità del sonno, che a sua volta permette di ottimizzare il recupero del nostro organismo e ci permette di allenarci meglio e con più energie.
Una sorta di cerchio che si chiude.
Nei prossimi articoli…
Non vedo l’ora di mostrarti come potrai ottimizzare questi tre aspetti della tua vita, e tanti altri strumenti che ti saranno utili per il raggiungimento dell’obiettivo finale: VIVERE IN SALUTE, A LUNGO E FELICE!
Tratteremo diversi temi e parleremo di tante cose, non dovrai per forza leggere tutti gli articoli, ma potrai leggere anche solo quelli che più ti interessano, poiché ognuno racconterà una propria storia, proponendo informazioni, spunti, consigli e curiosità.
Per oggi è tutto, ti ringrazio per essere arrivato/a fin qui e spero di rivederti presto sul mio blog.
E ricorda:
Il benessere che meriti ti sta aspettando!
Matteo
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